Iema, artigiani di successo nell’Industria 4.0

Corre spedita verso Industria 4.0 la Iema di San Giorgio di Piano, azienda leader nel settore degli impianti elettrici per macchine automatiche con clienti in tutto il mondo.

“Entro quest’anno – dice il titolare e fondatore Renzo Ferrari – investiremo importanti risorse economiche per innovare il nostro sistema produttivo intervenendo sia sul software, con un nuovo programma per la progettazione e un gestionale di nuova generazione, sia sulla parte hardware, con una serie di macchine avanzate 4.0 che ci consentiranno di automatizzare l’assemblaggio dei quadri elettrici e sviluppare ulteriormente le nostre competenze”. Obiettivo, ridurre i tempi di produzione, migliorare la qualità del processo, abbassare i costi e aumentare la competitività. E, aspetto non secondario, “senza lasciare a casa nessuno”.

Decollata otto anni fa, quando la Ima di Ozzano (non a caso la realtà imprenditoriale più 4.0 del territorio bolognese) la scelse come associata acquistando il 30% del capitale, Iema applica da tempo uno dei principi base della quarta rivoluzione industriale, ovvero le integrazioni di filiera attraverso l’unione o messa in rete di più aziende e competenze.

“Ima – spiega Ferrari – era allora ed è anche adesso uno dei nostri principali clienti. Associarci con questa importante realtà è stato per noi fondamentale. E successivamente abbiamo replicato questo modello di ‘partnership’ associandoci a nostra volta con i fornitori che ritenevamo strategici acquisendone parte del capitale. In otto anni – prosegue – siamo passati da 46 a 220 dipendenti (dei quali la metà si occupa solo di software) e da 3,7 a 25 milioni di fatturato. Ma nonostante le dimensioni della impresa nello spirito siamo ancora artigiani, attenti, prima di ogni altra cosa, alla qualità dei servizi che offriamo a nostri clienti”.

63 anni, Ferrari, che ha iniziato a lavorare giovanissimo istallando impianti elettrici e diplomandosi in serale alle Aldini Valeriani, aprì l’azienda insieme a due soci (“con i soldi della liquidazione”) nel 1979. “Quando arrivarono i computer – ricorda – fummo bravi a capire che il futuro passava di lì. Iniziammo a lavorare su software e Cad, innovammo i nostri servizi e questo ci consenti di acquisire importanti clienti fra le aziende bolognesi del settore macchine automatiche”. Oggi il futuro di Iema (che a breve aprirà una succursale negli Stati Uniti) è già in azienda. “Da tempo – dice Ferrari – sono affiancato dai miei due figli, di 38 e 39 anni, soci dell’impresa. Il passaggio generazionale è bene avviato e per me, artigiano, questo mi sembra il risultato migliore che potessi ottenere”.