Garruti autoriparazioni, cinque generazioni al rombo dei motori

Giacomo, Secondo Ettore, Giovanni, Giuliano, Giacomo. La “dinastia” dei Garruti regna da 127 anni sulle autoriparazioni di Vergato e buona parte della montagna bolognese. Una storia centenaria che inizia con il capostipite e fondatore dell’attività quando i “veicoli” erano i cavalli e prosegue oggi con il suo omonimo che, pur laureato e specializzato in lingue, ha scelto, “per il momento”, di restare in officina, seguendo l’amministrazione, insieme al padre Giuliano Garruti e alla madre, Rosanna Petroni.

E’ lei che ripercorre le principali tappe di questa straordinaria avventura. “Giacomo – racconta Rosanna, 64 anni, in azienda dal 1976 – il trisavolo di mio marito, era fabbro ferraio e per diversi anni nell’officina si ferravano i cavalli. Poi arrivarono anche in montagna i primi automezzi e nel 1920 si trasferirono dove siamo ancora oggi costruendo la casa e sotto l’officina. L’attività – prosegue la Signora Petroni – cominciava ad ingrandirsi e assunsero come operai parecchie persone del luogo che altrimenti non avrebbero trovato occupazione. Durante la seconda guerra mondiale l’officina fu militarizzata e lavoravano per il governo con riparazioni e messa a punto dei mezzi militari”.

Con la fine della guerra e poi gli anni del boom economico, l’Officina Garruti occupa circa 15 persone. “Oltre alle riparazioni, anche per i trattori che allora, qui in montagna, si usavamo pure per spostarsi – spiega Rosanna Petroni – si lavorava con il tornio per realizzare tutto quanto serviva nell’ambito meccanico”. Già nota e stimata per la qualità del suo lavoro l’Officina Garruti, allora guidata da Giovanni, assurge alle cronache (non solo locali) verso la fine degli anni ’70, per avere adattato un vecchio “motore a gasogeno” (sempre “made in Garruti”) su una FIAT 124, allora ancora in gran voga.

“Il motore era alimentato a carbone – ricorda Rosanna -. Mio suocero e mio marito ci lavorarono tutta l’estate ma alla fine l’auto funzionava benissimo, raggiungeva fino ai 90 chilometri all’ora. E in quei tempi di crisi per la benzina fece molto scalpore”.

Passati gli “anni ruggenti”, oggi l’Officina (la cui attività è stata premiata ripetutamente con riconoscimenti ufficiali), grazie alla lunga esperienza che le consente di intervenire praticamente su tutte le marche di autoveicoli, mantiene un ottimo bacino di clientela. “Sì, lavoriamo bene – conferma Rosanna Petroni – e ci farebbe piacere continuare ad insegnare ancora il mestiere ai giovani, come si è fatto per anni anche accogliendo in stage i ragazzi delle Aldini e dei Salesiani. Ma c’è di mezzo, purtroppo, talmente tanta burocrazia che ci siamo scoraggiati. E’ un peccato – conclude – perché qui è sempre stata un po’ una scuola e hanno davvero imparato in tanti”.

Foto tratta da VergatoNews24.it 2015